Vi avevo già raccontato dei musicisti di strada a Milano, ora vi devo aggiornare.
A Milano le cose sono cambiate, il Comune ha approvato un nuovo regolamento degli Artisti di strada, per cui attraverso una piattaforma integrata online gli artisti possono, dopo essersi iscritti, prenotare gli spazi e gli orari a loro più adatti.
Una rivoluzione. Il regolamento è meno restrittivo per tutte quelle espressioni artistiche di strada che rendono una città viva e vivace; gli artisti non devono più fare code interminabili all’ufficio dei vigili, la città si apre anche agli artisti stranieri, alcuni aspetti devono ancora essere perfezionati, chi vive la strada lo sa, la collaborazione di tutti, sono certa, lo renderà quasi perfetto.
Milano oggi è l’unica città al mondo dotata di una simile piattaforma, neanche Londra e Parigi sono mappate in maniera così capillare, infatti sono circa 270 le postazioni previste in tutta la città, periferie e parchi compresi.
La vera rivoluzione per me (che non sono un’artista) è la possibilità di assistere a spettacoli o concerti programmandoli in anticipo. Infatti la piattaforma Strad@perta è accessibile a tutti i cittadini che, cliccando su una postazione, possono vedere chi farà l’esibizione, l’orario, il genere di artista (mimo, musicista, clown), il genere musicale, nome o nome d’arte con foto, per poterli meglio individuare. È un effetto straordinario dell’utilizzo di questa piattaforma. Milano si trova ad avere un patrimonio culturale, a portata di strada, inestimabile. Questi artisti sono tutti professionisti, l’ho scoperto incontrandoli e parlando con loro, credo che basti passeggiare per le vie e notare l’assembramento di persone durante le loro esibizioni, per capire quanto siano graditi.
Nel frattempo l’associazione dei musicisti, è diventa l’Associazione degli Artisti di strada, il cui presidente Matteo Terzi, in arte Soltanto, laureato, ha appena inciso un disco “Le chiavi di casa mia” grazie ad un progetto di crowdfunding su internet. L’associazione raggruppa tutti e invita gli artisti di strada a farne parte, perché i progetti, se condivisi, hanno un sapore diverso. Con immensa fatica, causa pioggia, ne ho incontrati alcuni che vi presento, perché è bello sapere qualcosa di loro mentre assistiamo alle loro esibizioni.
In foto Matteo Terzi in arte Soltanto.
Giovanni Messina, in arte CamperClown, nasce come burattinaio, l’arte della clownerie l’ha imparata in strada da quando aveva 15 anni, ma non ha ancora finito, studia sempre, ha una biblioteca aggiornatissima, naviga su internet, fa corsi. Ha girato il mondo, la strada è la sua vita, la sua passione, il suo lavoro. Lui fa street magic, una magia per chi è di passaggio. Nelle tendopoli in Emilia invece faceva magia comica, trasformava tutte le paure dei bambini in caramelle e palloncini. E poi ha un sogno, un sogno che si chiama “Progetto Sorriso”, tornare in India, con la valigia piena di nasi rossi, bombette e palloncini, ad insegnare ai bambini, che in strada già ci sono, l’arte della clownerie.
In foto Giovanni Messina in arte CamperClown.
Poi ho parlato con Tomas Vaclavek, fa contact juggling una specialità della giocoleria per cui una sfera rimane sempre a contatto con il corpo. È slovacco, graphic designer, durante l”università a Londra, ha imparato da altri artisti, con tanto esercizio, dopo vari lavori ha deciso che questa sarebbe stata la sua strada. In cuor suo lo ha sempre saputo dal primo giorno in cui ha iniziato quasi per gioco, che prima o poi si sarebbe esibito davanti ad un pubblico. Porta il suo spettacolo in giro per l’Europa e d’inverno va in Asia, al caldo. Per lui Milano è una buona piazza, generosa, apprezza l’apertura della città verso gli artisti di strada, semplificherebbe qualcosa nella procedura. Si fermerà per un mese.
In foto Tomas Vaclaveck.
Manuele Colamedici è un po’ eclettico, è musicista, suona la chitarra genere rock, pop, ed è attore. Queste passioni si sono incrociate e alternate durante la sua vita, ora ognuna ha trovato il suo spazio. Poco più di un anno fa ha deciso di provare la strada, adesso non riesce più a staccarsi. Quando è arrivato da Rimini, gli sembrava di essere un puntino in un oceano, ora, grazie alla strada e alle sensazioni e l’energia che dà, si sente un privilegiato, con una visione della città profonda. Riesce a comunicare le sue emozioni e dalla strada trae ispirazione per il suo teatro, dalla sua posizione vede la “vera realtà”, occhi sognanti, ma camuffati dalla vita. E poi fa tip tap ed è bravissimo in cucina!
In foto Manuele Colamedici.
“È particolarmente importante cercare di portare un po’ di armonia in situazioni spesso caotiche, degradate, rumorose e frettolose, la musica e l’arte possono farlo, per dare a chi passa una sensazione diversa.”
parole di Maurizio Rotaris (in foto). musicista e vicepresidente dell’Associazione.
Io mi immagino tanti scenari possibili: programmare la pausa pranzo con un po’ di musica o spettacolo nei pressi dell’ufficio, organizzare un percorso con i bambini per incontrare i loro artisti preferiti o riempire un buco tra un appuntamento e l’altro con un concerto dal vivo.
Mettete Strad@perta tra i preferiti!