Il Filo invisibile è al Franco Parenti.
Online su Zoom.
Ho visto Il Filo invisibile del Franco Parenti ed è stata un’esperienza unica
Lo spettacolo è di Andrea Rizzolini, milanese, artista ventenne, organizzatore di spettacoli di beneficenza, studente di filosofia, amante del teatro, promessa dell’illusionismo e della magia.
Ho fatto una lunga e bella chiacchierata con lui, perché volevo che mi raccontasse di sé e del suo spettacolo.
Andrea non si definisce un mago o un illusionista secondo l’idea tradizionale e un po’ degenerata della magia, non tira fuori il coniglio dal cappello e non taglia una donna in due, per intenderci
Parte dal concetto di teatro, il luogo in cui l’umanità guarda profondamente sé stessa, e dà un’idea di illusionismo che esalti due sentimenti umani sempre più rari e tra loro complementari: la meraviglia e il mistero
Vuole usare il mezzo del teatro per rappresentare l’illusionismo come forma d’arte, capace di far riflettere e comunicare attraverso le emozioni. L’illusionista capace di creare illusioni ha, secondo lui, un dono, che deve saper usare per trasmettere a tutti noi l’abilità di riconoscere le illusioni di cui siamo circondati e di riconoscere gli illusionisti che incontriamo ogni giorno e che ci illudono attraverso i numeri che mettono in scena nel palcoscenico della vita, in politica, sui giornali, nel commercio…
L’obiettivo di Andrea non è di farsi dire che è stato bravo, o farsi chiedere come ha fatto quel certo numero (che vi assicuro in molti vorrebbero sapere), ma di creare quella dose di meraviglia e mistero di cui tanto abbiamo bisogno e indurci a riflettere sul grande illusionismo delle nostre esistenze.
Lo spettacolo Il filo invisibile ci riesce
Dopo l’acquisto del biglietto si riceve una busta con le istruzioni da aprire un’ora prima dello spettacolo che comincia tassativamente alle 21.17.
I posti sono 26.
A ogni biglietto acquistato corrisponde un collegamento Zoom a cui può partecipare anche tutta la famiglia o congiunti se si preferisce.
Ci si collega 15 minuti prima dell’inizio e già comincia lo spettacolo
Infatti, ci si scruta tra spettatori nei rispettivi quadratini di Zoom.
Si sbircia nelle case altrui come ormai si fa da mesi, per cogliere chissà quale dettaglio che fa intuire chi si ha di fronte, quando poi io ho scoperto che tra gli spettatori c’era anche Arturo Brachetti ho capito che ero nel posto giusto e avevo fatto bene ad acquistare il biglietto.
Lo spettacolo inizia in perfetto orario, ma non posso dire altro…se non che è molto partecipato, il tempo vola e che, quando si applaude, sarebbe meglio mettere l’audio…
E’ bello vedere nel volto degli altri le reazioni di stupore e meraviglia, questo è il bello di una diretta online.
Il filo invisibile ideato da Andrea Rizzolini e Marco Morrone, si propone di riflettere sulla distanza e sull’illusione di vicinanza o, viceversa, sulla vicinanza e l’illusione della distanza, un suo monologo finale ci dà elementi per pensare.
Questo spettacolo non avrebbe senso a teatro, nasce per essere online e trova in Zoom il suo palcoscenico ideale.
E’ un esercizio perfetto di adeguamento alla situazione attuale e della volontà di riconoscere un nuovo mondo e di volercisi calare nel pieno delle sue potenzialità.
Però, c’è un però. Tutte le prossime date sono sold out. Ma non perdiamo le speranze, il Franco Parenti potrebbe prevederne di nuove, visto il successo, quindi conviene tenere d’occhio il sito a questo link.
Immaginiamo di andare a teatro con amici e parenti di città diverse, che in questo periodo non possiamo incontrare, riconoscere le loro case e passare con loro una serata piena di meraviglia e mistero.